Il settore del no profit sta crescendo nel nostro Paese. Le organizzazioni attive sono oltre 360 mila, con circa 893 mila dipendenti e oltre 4,6 milioni di volontari.
In questa fase, la transizione digitale appare come un elemento cruciale per accelerare i processi di innovazione e consentire di raggiungere obiettivi sociali, migliorare l’efficienza e coinvolgere le comunità.
Con l’obiettivo di sostenere progetti rivolti ad accrescere conoscenze e competenze digitali di dipendenti, collaboratori stabili e volontari degli enti che operano in uno o più settori di interesse generale dell’economia sociale, il Fondo per la Repubblica Digitale ha pubblicato il bando “Digitale sociale”.
Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato da un accordo tra i ministeri dell’Economia e per l’Innovazione e l’Acri, associazione nazionale che raccoglie 81 fondazioni di origine bancaria.
Anche la Fondazione Manodori di Reggio Emilia contribuisce al fondo con l’intento di promuovere l’inclusione e la crescita, investendo sulle conoscenze informatiche di base che favoriscono la partecipazione attiva alla vita sociale e alle opportunità educative, culturali ed economiche dell’attuale sistema sociale.
“Ancora una volta la Fondazione Manodori – dice il presidente, Leonello Guidetti – interviene a favore dello sviluppo delle competenze e della formazione, per fornire ad associazioni, cooperative sociali ed altre realtà gli strumenti indispensabili per interagire in modo efficace con il mondo contemporaneo. Il Fondo per la Repubblica digitale sostiene una vera e propria rivoluzione culturale senza lasciare indietro nessuno. Ci auguriamo che arrivino progetti anche dal territorio reggiano, in modo da ottenere una ricaduta sulla nostra comunità”.
Ogni territorio potrà aderire e ricevere finanziamenti proponendo progetti in quest’ambito e si auspica che anche la nostra provincia possa, come in altre occasioni, mettere in campo percorsi per accompagnare la crescita e la promozione delle tante organizzazioni del terzo settore che animano il nostro territorio.
Il Fondo mette a disposizione 15 milioni di euro per sostenere progetti che mirano a rafforzare le competenze e conoscenze digitali delle persone che operano nel non profit attraverso la realizzazione di percorsi formativi e l’eventuale implementazione di una soluzione digitale per migliorare i processi interni o i servizi offerti alla collettività.
Le proposte progettuali possono essere presentate da partenariati di almeno due soggetti. All’interno del partenariato dovranno essere presenti una rete formale o un gruppo di enti privati non profit che presentano un bisogno comune di incremento delle competenze digitali dei propri dipendenti e collaboratori stabili, inclusi i volontari e un soggetto pubblico o privato non profit con comprovata esperienza nella realizzazione di progetti in ambito digitale, che contribuisca a costruire il percorso formativo più adatto alle esigenze manifestate e sia eventualmente in grado di sviluppare una soluzione digitale funzionale alle necessità degli enti.
Ogni progetto può essere sostenuto con un minimo di 500 mila euro e un massimo di 1 milione. Qualora si preveda lo sviluppo di una soluzione digitale è richiesta una quota di cofinanziamento pari ad almeno il 20%. Gli enti for profit possono essere coinvolti come fornitori per l’erogazione della formazione e/o l’implementazione della soluzione digitale per una quota massima del 25% del contributo di progetto.
C’è tempo fino al 19 luglio per partecipare attraverso il portale Re@dy – www.portaleready.it
WEBINAR GRATUITI E APERTI A TUTTI
- 10 maggio ore 14,30
- 14 maggio ore 9,30
- info www.fondorepubblicadigitale.it/bandi/bando-digitalesociale/