Nuovo questionario regionale sugli effetti della pandemia sul volontariato

E' il prosieguo del primo monitoraggio promosso da CSV Net Emilia Romagna e Forum Terzo Settore Emilia Romagna.
Scadenza al 30 settembre 2022.

Raddoppia gli sforzi l’indagine regionale per approfondire gli effetti della pandemia sulle attività di volontariato.

CSV Net Emilia-Romagna (Confederazione regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato dell’Emilia-Romagna) e Forum Terzo Settore Emilia-Romagna promuovono un nuovo questionario rivolto al mondo del Terzo Settore emiliano-romagnolo, in particolare Odv e Aps. L’obiettivo è orientare nel migliore dei modi le prossime programmazioni dei centri di servizio per il volontariato, così da essere sempre più vicini e utili per le associazioni. Il questionario è compilabile online entro il 30 settembre 2022. 

Si tratta del secondo monitoraggio di questo tipo, dopo quello effettuato nell’autunno scorso, per realizzare un primo spaccato delle attività del volontariato emiliano-romagnolo a un anno abbondante dall’avvio della pandemia, con tutti gli stravolgimenti portati nella collettività. Stravolgimenti sia nell’organizzazione interna sia sui bisogni dei destinatari della comunità.  

«Ora, a due anni dall’emergenza, la volontà è quella di delineare al meglio la situazione delle associazioni, dopo il ritorno alla parziale normalità e all’arrivo di altre pesanti problematiche economiche di livello globale. Un periodo così intenso ha inciso profondamente sulla vita e sulle necessità del terzo settore», sottolineano Laura Bocciarelli presidente di CSV Net Emilia Romagna e Fausto Viviani, portavoce del Forum Terzo Settore Emilia Romagna, che ricordano come il questionario sia promosso da «CSV Net Emilia Romagna e Forum Terzo Settore Emilia Romagna per pianificare al meglio le prossime mosse a sostegno del volontariato in un contesto inevitabilmente mutato». 

Il monitoraggio rappresenta anche uno dei primi progetti portati avanti insieme da CSV Net Emilia-Romagna e dal Forum del Terzo Settore dell’Emilia-Romagna all’interno del protocollo d’intesa siglato nel 2021, basato su quattro punti: la costruzione di progetti comuni, la progettazione momenti formativi e divulgativi collettivi, la volontà di valorizzare esperienze virtuose di volontariato e di cittadinanza e l’attenzione alla crescita dei percorsi digitali.