Bando regionale per il recupero di beni alimentari e distribuzione pasti

600.000 euro per sostenere attività solidaristiche di recupero, stoccaggio e distribuzione di alimenti, prodotti per l’igiene personale e della casa, materiali scolastici e per la produzione e distribuzione di pasti a favore delle persone in povertà.
08 Febbraio 2021 12:00

La Regione Emilia-Romagna ha emanato un bando relativo al sostegno delle attività di recupero di beni alimentari ed alla distribuzione di pasti a favore delle persone in povertà.

Si parla in totale di 600.000 euro per sostenere attività solidaristiche di recupero, stoccaggio e distribuzione di alimenti, prodotti per l’igiene personale e della casa, materiali scolastici e per la produzione e distribuzione di pasti a favore delle persone in povertà

Scadenza del bando (par. 9, lett. a e b Bando)

Le domande complete della documentazione prevista devono essere trasmesse all’indirizzo: segrspa@postacert.regione.emilia-romagna.it entro e non oltre le ore 12 dell’8 febbraio 2021.

Chi può presentare domanda di finanziamento (par. 3 Bando)

  • Organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale iscritte rispettivamente al Registro regionale di cui alla L.R. n. 12/2005 e al Registro regionale di cui alla L.R. n. 34/2002 alla data di pubblicazione del Bando sul Burert;
  • Fondazioni del Terzo settore con sede in regione Emilia-Romagna per le quali il requisito dell’iscrizione al Registro unico nazionale del Terzo settore, si intende assolto attraverso l’iscrizione all’anagrafe delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS).

Il parternariato può essere composto esclusivamente dai soggetti sopra elencati. Il soggetto capofila sarà il destinatario del finanziamento regionale, responsabile della rendicontazione finale e dei rapporti con la Regione e con gli altri enti pubblici e privati coinvolti.

Finanziamenti (par. 4 Bando)
Le risorse messe a bando ammontano complessivamente a 600.000,00 euro. Il valore massimo delle richieste di finanziamento è stato calibrato sulla base di 4 fasce:

  • € 15.0000,00 per i progetti di rilievo distrettuale con popolazione residente al 31.12.2019 fino a 150.000 abitanti;
  • € 20.000,00 per i progetti di rilievo distrettuale con popolazione residente al 31.12.2019 oltre i 150.000 abitanti;
  • € 50.000,00 per i progetti di rilievo sovradistrettuale;
  • € 100.000,00 per i progetti di rilevo regionale.

Non è previsto il cofinanziamento, il finanziamento regionale è a totale copertura dei costi del progetto.

Interventi finanziabili (par. 6 Bando)

  • a) avvio e potenziamento di empori solidali;
  • b) avvio e potenziamento di mense/centri di produzione e distribuzione pasti;
  • c) ampliamento delle reti di collaborazione con le imprese donatrici (produttori, GDO, piccoli esercizi commerciali ecc.);
  • d) acquisto diretto di beni da distribuire ai beneficiari finali (limite massimo del 50% del valore del progetto);
  • e) potenziamento e qualificazione della logistica e dei trasporti;
  • f) attività a supporto dei beneficiari finali (accompagnamento, orientamento, gestione budget, sostegno per la ricerca del lavoro, socializzazione);
  • g) formazione e supporto a favore di altri soggetti che sul territorio regionale si occupano di recupero e distribuzione di beni a fini di solidarietà sociale.

Spese ammesse (par. 7 Bando)

  1. personale coinvolto direttamente nelle attività del progetto;
  2. acquisto di servizi e consulenze;
  3. acquisto di beni alimentari e non;
  4. spese per la sanificazione degli ambienti, per l’acquisto di DPI e altri presidi;
  5. acquisto di attrezzature, materiale di consumo (inclusi articoli monouso, con particolare attenzione a materiali ecocompatibili), beni strumentali, piccoli arredi (valore massimo 516,46 €);
  6. spese per la logistica (noleggi, affitti, carburante ecc.);
  7. spese per attività di formazione, promozionali e divulgative;
  8. rimborsi spese volontari;
  9. prodotti assicurativi;
  10. costi di progettazione, amministrazione e rendicontazione (massimo 5%);
  11. spese generali di gestione degli immobili destinati alla realizzazione del progetto (canoni di locazione, utenze, manutenzioni ordinarie).

Spese non ammissibili (par. 7 Bando)
Spese che non siano direttamente imputabili alle attività di progetto, in conto capitale, generali di gestione del progetto, derivanti dall’acquisizione di servizi o di prestazioni di lavoro prestati da soci volontari, derivanti dal calcolo di valorizzazione monetaria di servizi o attività di volontariato.

Durata dei progetti (par. 5 Bando)
I progetti potranno avere una durata fino a 12 mesi a decorrere dalla pubblicazione del bando sul bollettino ufficiale della RegioneVerranno riconosciute le spese sostenute a decorrere dalla medesima data.


A chi rivolgersi


I documenti